A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

mercoledì 9 ottobre 2013

Un saluto, dopo un percorso che ha lasciato una traccia

Cari amici e amiche,
con questo post vi informo che questo blog ufficialmente sarà solo un spazio mio personale dove, tempo permettendo, continuerò a pubblicare informazioni e aggiornamenti. Presto troverete sul web un'altro sito che rappresenterà ufficialmente l'Associazione D.S.A.- Dislessia, un limite da superare. 
Con passione, insieme ad altre persone, ho fondato questa Associazione che in breve tempo aveva riscosso notevole interesse sia sul web che sul territorio. A guidarla adesso è  una cara amica Titty Gaeta, gode di tutta la mia stima ed è una persona buona e motivata, Per chi volesse ancora contattarmi resta sempre la mia pagina su facebook  e il mio Blog che cambierà solo (leggermente) il nome. 
Con affetto Bruno D'Acunzo 

martedì 8 ottobre 2013

Dislessia, quando l'aiuto arriva dalla tecnologia

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La Asl Roma D presenta nuovi dati. L'esperienza di Edi Touch, il tablet ideato da Marco Iannacone


Secondo uno studio pubblicato su “Science”, fino al 10 per cento della popolazione è colpita dal disturbo specifico dell'apprendimento (Dsa), pari a 2-3 alunni per classe. In Europa, tra i bambini con disturbo dell’attenzione, i dislessici rappresentano una percentuale compresa tra il 33 e il 45 per cento, mentre l'11 per cento è affetto da didasculia. Sul futuro per la dislessia e su quali strumenti tecnologici possano venire in aiuto se ne è discusso in un workshop, organizzato dalla Asl Roma D al Borgo di Ostia Antica, vicino Roma.


Il Dipartimento di prevenzione della Asl romana, attraverso 8 presidi sanitari scolastici in 7 istituti del XIII Municipio, ha avviato un intervento di rete scuola – famiglie - Asl per gli alunni con diagnosi di Dsa, varando il progetto “Un futuro per la dislessia” e avvalendosi di un nuovo ausilio didattico denominato “EdiTouch”, il tablet per bambini dislessici ideato da Marco Iannacone, ingegnere informatico con un figlio affetto dal disturbo e di cuiPanorama.it ha cominciato da tempo a raccontare la bellissima storia.


La Asl, con il supporto di uno sponsor privato senza oneri aggiuntivi per la pubblica amministrazione, ha promosso un ambiente di apprendimento facilitatomettendo a disposizione in comodato d’uso 270 tablet completi di software specifici e con testi digitali. Personale qualificato ha formato gli stakeholders sulle diverse abilità di apprendimento dei Dsa e sull’utilizzo degli strumenti compensativi digitali.


“L’obiettivo primario del nostro progetto è di restituire ai ragazzi la curiosità e il desiderio di scoprire ed apprendere e per far questo è necessario muovere tutte le molteplici risorse che la rete degli attori istituzionali mette a disposizione – sottolinea Lorenzo Toni, neuropsichiatra infantile della Asl RM D -. Parte essenzialmente innovativa del nostro progetto non è solo l’aver introdotto soluzioni di didattica digitale come un tablet che contenesse un pacchetto di software adatto per lo studente con DSA ma soprattutto l’aver pianificato una “alfabetizzazione informatica” capillare di alunni, genitori e insegnanti, caratteristica carente nelle altre esperienze simili in letteratura”.


EDI TOUCH, I TABLET E LA ROBOTICA


Al workshop si fa il punto su varie tecniche di supporto per la dislessia. Paolo Tripicchio, ingegnere della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, ha sviluppato un braccio robotico che collegato ad un tablet e messo sul braccio di un bambino lo aiuta a correggere le difficoltà di disgrafia. Si tratta di un esperimento laboratoriale e non vi è ipotesi di possibile commercializzazione a breve.


Lucia Colleroni, PhD in Neuroscience, ha sviluppato un metodo di insegnamento delle attività di pre lettura alla scuola materna la cui applicazione ha mostrato, attraverso i risultati di una sperimentazione durata oltre 6 anni, minori problemi e difficoltà di lettura nei bambini: di fatto tra gli alunni che escono dalle materne che applicano questo metodo non vi sono dislessici. Questo perchè il suo insegnamento di avvicina molto al modo con cui i bambini imparano a parlare e quindi risulta di più facile comprensione per il cervello.


Una recente ricerca statunitense pubblicata dall'Harvard-Smithsonian Center ha mostrato come la tradizionale lettura su dispositivi digitali risulta più semplice ed efficace rispetto a quella su carta per le persone affette da dislessia. Lo studio, condotto su più di 100 studenti dislessici, si poneva l’obiettivo di valutare la velocità di lettura e il grado di comprensione di un testo letto sia attraverso un e-readers sia sulla carta. I risultati lasciano pochi dubbi: utilizzando il tablet le performance sono state nettamente migliori rispetto all’uso della carta.





“EdiTouch ha ottenuto il patrocinio della Società italiana di psicologia clinica e psicoterapia ed è il primo tablet appositamente studiato a supporto dei bambini dislessici, offre funzionalità e strumenti che aiutano e incoraggiano i bambini ad apprendere e comprendere meglio argomenti visti a scuola – racconta a Panorama.it Iannacone -. Lo sviluppo di EdiTouch è nato dal basso come il tentativo di un padre di realizzare uno strumento che potesse aiutare suo figlio nell’affrontare le difficoltà che incontrava nello studio. Successivamente un'analisi più approfondita ha mostrato che il nostro strumento riesce ad indirizzare una serie di limiti che si riscontrano nell’utilizzo degli strumenti compensativi tradizionali per i bambini con Dsa nelle scuole primarie”.