A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

giovedì 11 ottobre 2012

Associazione D.S.A. - Dislessia, un limite da superare.: Strumenti utili per parlare a tutta la classe di D.S.A.

Integrazione scolastica, più fondi per la formazione

disabilità

di Sara De Carli

Più di 6 milioni di euro per l'integrazione scolastica dei 191mila alunni con disabilità. Con l'annuncio di progetti ad hoc su sport e bullismo



Quattromila docenti, l’anno scorso, hanno partecipato a un master sui disturbi specifici dell’apprendimento, corsi previsti dalla legge 170 che dal 2010 riconosce i DSA. Ma le richieste erano state tre volte superiori. Per questo motivo il Miur ha scelto di destinare una parte importante dei finanziamenti della legge 440/97, relativamente all’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, alla formazione degli insegnanti. In particolare il Miur ha predisposto una nuova offerta formativa su didattica e psicopedagogia per l’autismo, l’ADHD, il ritardo mentale, l’educazione psicomotoria inclusiva e le disabilità sensoriali. Per quest’ultimo tema il Miur ha annunciato una specifica nota esplicativa a breve.
La somma complessiva destinata agli Uffici scolastici regionali è di 3.315.000 euro, di cui 2,6 milioni per interventi a favore degli alunni con disabilità e formazione del personale docente; 535mila euro vanno invece ai 96 Centri Territoriali di Supporto. Un extra di 1,4 milioni di euro verranno destinati ai percorsi di formazione sui DSA, tenuto conto che il finanziamento collegato alla legge 170/2010 non è riuscito a far fronte alle richieste di aggiornamento avanzate dai docenti.  Ulteriori 1.445.0000 euro saranno messi a disposizione nel quadro della convenzione tra Miur e Cnpsf, sempre per la formazione degli insegnanti.
Il Miur ha annunciato anche, in tempi brevi, nuovi progetti nazionali per sostenere l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità tramite lo sport, per la prevenzione del bullismo verso questi alunni, per il coinvolgimento delle famiglie nei percorsi di integrazione scolastica.
Stando alle tabelle allegate, gli alunni con disabilità nelle scuole italiane sono oggi 191.583. La Lombardia è la regione che ne conta di più, 29.540, e che pertanto riceverà la cifra più alta, 308mila euro. Il riparto dei fondi infatti avviene in base al numero di alunni con disabilità. Abruzzo, Piemonte, Puglia e Sicilia avranno però un extra di 150mila euro ciascuna per il finanziamento di iniziative di interesse nazionale.

Strumenti utili per parlare a tutta la classe di D.S.A.

-A cura di: Gabriella Nanni e Manuela Giani

“Quando leggo nel mio cervello si scatena una tempesta emisferica, l'ho imparato guardando la TV. Parlavano di dislessia e dicevano che quelli che hanno questo problema quando leggono non vedono bene quello che c'è scritto perché c'è questa tempesta fra le due parti del cervello. Io ho capito che ...
parlavano del problema che ho io. Quando leggo non riesco a riconoscere bene le parole e così faccio fatica a capire quello che c'è scritto. Io lo so che sono dislessico ma gli altri non ci credono. Gli insegnanti dicono che io non ho voglia ed è vero che io non ne ho più voglia, ma io ho provato a imparare a leggere come gli altri ma non ci sono riuscito e non ci riesco. Non so bene cosa succede nella mia testa, la TV l'ha spiegato, ma io non mi ricordo tutto quello che loro hanno scoperto." ( Storie di dislessia, Giacomo Stella)
"Sono una bambina dislessica. Sapete cosa significa? Quando si è dislessici non si sa leggere e scrivere come gli altri bambini, ma si apprende in maniera diversa perché il tuo cervello va a 200 all'ora come la moto di Valentino Rossi, ma poi ti perdi nelle piccole e semplici cose automatiche come leggere e scrivere. Per esempio quando devo leggere una parola come tavolo, ogni volta che devo leggere e capire i suoni della parola, non riesco a 'vederla' e capire subito che quella parola significa tavolo. Sono tanti i bambini dislessici come me. E non bisogna averne paura perché non è una malattia, né una cosa di cui vergognarsi, è come un serpentello che ti va su e giù, nel corpo e nel cervello...“. ( dal libro “Io, Melania... bambina dislessica” )