A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

sabato 26 marzo 2011

QUANDO I COMPITI DIVENTANO UN PROBLEMA

Tratto da Massimo Mangani
L’articolo si propone di fornire spunti teorici e metodologici per migliorare la relazione educativa con i bambini iperattivi, al fine di aiutarli a svolgere i compiti scolastici.
Si presenteranno alcune strategie educative di matrice cognitivo-comportamentale, integrate con esempi pratici ed ipotesi di lavoro, per entrare in relazione con i bambini iperattivi al fine di migliorarne le prestazioni attentive.
1 - Perché i compiti diventano un problema
Uno dei momenti che presenta maggior problematicità nella relazione con un bambino iperattivo è sicuramente lo svolgimento dei compiti scolastici.
Se infatti i bambini con DDAI hanno adeguate risorse cognitive, sul piano comportamentale presentano numerosi problemi collegati al quadro sindromico.

venerdì 25 marzo 2011

mercoledì 23 marzo 2011

Verrà pubblicata una specifica informativa sul sito dell’INVALSI entro il 16.04.2011.

Tratto dall'AID:

Nel sito INVALSI si legge:

25-feb-2011 - ESEMPI DI PROVE
In riferimento a diverse richieste pervenute da scuole e famiglie, si precisa che, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di acquisto di libri scolastici, l"INVALSI non richiede alle scuole l"acquisto di nessun libro o testo per la prove del Servizio Nazionale di valutazione o per la Prova Nazionale. Si ricorda inoltre che sul sito dell’ Istituto sono disponibili tutte le prove delle edizioni passate del SNV. Dal 28/02/2011 saranno anche disponibili esempi di prova per la scuola secondaria di secondo grado.

17-gen-2011 - PROVE IN FORMATO MP3
I file in formato mp3 sono forniti dall’ INVALSI per l"ascolto individuale in cuffia dei testi e dei quesiti delle prove.
 17-gen-2011 - PROVE IN FORMATO ELETTRONICO

Se richiesti all’ atto dell’ iscrizione, il giorno delle prove l"INVALSI fornirà i file in formato testo. Essi potranno essere utilizzati dalle scuole per l’eventuale duplicazione delle prove (anche ingrandita) per gli allievi con particolari bisogni educativi.
Le modalità di partecipazione alle prove SNV degli alunni con DSA, saranno oggetto di una specifica informativa che verrà pubblicata sul sito dell’INVALSI entro il 16.04.2011.
Il 16 febbraio 2011 c’è stato un incontro con AID-INVALSI.
Erano presenti Dino Cristanini, Presidente INVALSI; Roberto Ricci responsabile Valutazione INVALSI , Giacomo Stella e Luciana Ventriglia per l’AID.
In questo incontro sono statti trattati temi relativi alle problematiche degli studenti DSArispetto alle prove INVALSI
Da parte dell’INVALSI si è potuto riscontrare la presenza di un’attenzione non formale, mafattiva, dimostrata anche dalla circolare del 17/01/2011 (testi in MP3 e formato elettronico), che si è allargata alla volontà di mantenere un canale di comunicazione sempre attivo e una collaborazione con l’AID.
L’INVALSI collaborerà con il servizio LIBRO AID per la consulenza in merito alfunzionamento dei file in formato digitale e MP3 previsti per gli studenti con DSA.
L’INVALSI ha fornito all’AID le prove degli anni precedenti in pdf, per provarne l’ascolto con la sintesi vocale al fine di far familiarizzare i ragazzi con DSA con queste modalità disomministrazione .
 Attualmente il nostro servizio LIBRO AID ne sta verificando la realizzazione.

                                                     Il Presidente Comitato-Scuola
                                                         Luciana Ventriglia

Come Creare Mappe Concettuali

Creare una mappa concettuale può essere utile per preparare un esame o una presentazione in azienda o, ad esempio, per trovare nuove idee per scrivere post interessanti sul nostro blog.
Iniziamo spiegando un paio di punti importanti, intanto è opportuno distinguere tra Mappe Mentali (Mind map) e Mappe Concettuali (Concept map). Entrambe queste mappe si prefiggono il medesimo obiettivo: creare una gerarchia di concetti e metterli poi in relazione tra loro. Tuttavia, mentre le Mind Maps puntano più alla memorizzazione, facendo ricorso anche ad elementi creativi che possano facilitarla, la Mappa Concettuale invece è più rapida e schematica, molto adatta quindi anche ad essere creata con l’ausilio di un software per computer. Si tratta infatti di un grafico ad albero o a raggiera utile per organizzare o riorganizzare visivamente le nostre idee e le nostre conoscenze in base ad argomenti, macro aree, categorie, sottocategorie e parole chiave.
esempio di mappa concettuale
Queste particolari mappe utili per rappresentare graficamente informazione e conoscenze, sono state teorizzate negli anni ‘70 da Joseph Novak basandosi su un principio cognitivo di tipo costruttivista, per cui ciascuno è autore del proprio percorso conoscitivo all’interno di un determinato contesto, e può anche riuscire a modificare le sue strutture cognitive superando così l’apprendimento mnemonico.

martedì 22 marzo 2011

Prove Invalsi anno scolastico 2011


Attenzione al minuto 4,58 parla di ragazzi con D.S.A.

Dante Alighieri e la Divina Commedia

Nuovo esame di terza media. Più Invalsi per tutti


Si preannunciano novità a proposito degli esami di terza media.
Così com’è adesso l’esame di terza media e’ più difficile della maturità.
Per questo motivo, il consulente del Ministero Max Bruschi ha detto che, dall’anno scolastico 2011-2012, le prove scritte saranno due o tre: il tema di Italiano, la prova Invalsi, e forse una non ben precisata terza prova.
All’interno della prova Invalsi, che già contiene una parte di Italiano ed una di Matematica, sarà inserita la prova di Inglese.
In questo modo, non saranno più gli insegnanti di Matematica e di Inglese e preparare le prove d’esame, che saranno invece predisposte dal Ministero uguali in tutta Italia e con le stesse modalità di valutazione.
La parte della prova Invalsi relativa all’Italiano non e’ una ripetizione del tema, anzi mentre nel tema di Italiano si valutano le capacita’ espressive dell’alunno, la prova Invalsi e’ mirata a valutare la grammatica e la capacita’ di comprensione del testo.
TuttoScuola ha prontamente fatto notare alcune incongruenze: che fine farà l’esame scritto della seconda lingua straniera?

E poi c’è la questione degli alunni dislessici (o più in generale con disturbi specifici dell’apprendimento), che sono ora tutelati da una legge e potrebbero essere dispensati dallo svolgere le prove scritte di lingua straniera.
Questo non sarebbe giusto nei confronti degli alunni disabili per cui non e’ prevista alcuna dispensa, e mancando di alcune prove l’esame potrebbe perdere di validità, con il conseguimento finale di un certificato anziché di un diploma.
Fonti:
Sottobanco Blog 04.02.2011
TuttoScuola.com 07.02.2011
Leccoprovincia.it 08.02.2011
Il Messaggero 08.02.2011
TuttoScuola.com 08.02.2011 

Esame di licenza: resta il problema dei dislessici

L'esame di licenza al termine del primo ciclo, dunque, cambierà faccia, ma non da subito, come ha precisato il consigliere ministeriale Max Bruschi.
Ci potrebbe essere una prova scritta nazionale anche di lingua straniera (inglese), mentre tra le prove interne rimesse alla commissione esaminatrice rimarrebbe solamente la prova scritta di italiano.

Se le ipotesi si trasformeranno in disposizioni applicative, la riforma non avverrà certamente da quest'anno, anche se attualmente c'è un vuoto normativo da colmare proprio per quanto riguarda le materie e le prove d'esame di licenza.

LA DISLESSIA: UNA CARATTERISTICA!

Condivido e diffondo parte dell’articolo scritto da Luisa Zaccarelli nel suo blog Quarto Cervello.
“Gli studi scientifici hanno ormai evidenziato che la dislessia è solo un percorso diverso di apprendimento e come tale andrebbe affrontato.
Come al solito, però, la scuola è molto indietro rispetto ai reali bisogni dei ragazzi e anche rispetto agli strumenti che il mondo moderno offre.


Gli insegnanti che non affrontano un percorso specifico non sono preparati e non conosco ne la caratteristica, ne le strategie per utilizzarla al meglio.
Che sono in realtà semplicissime e per nulla costose!
Si tratta innanzitutto (ma questo sia per DSA che per non DSA) di incentivare la motivazione e la curiosità.

Come?

lunedì 21 marzo 2011

Libro di Scuola, un valido aiuto

Volevo proporre un validissimo aiuto per tutti i genitori ed i ragazzi 


Quì troverete link di riferimento per quasi tutte le materia, mappe concettuali ed altro

Bullismo a Scuola


Istruzioni per l'uso - il bullismo e la scuola


Il bullismo è un fenomeno crescente tra i giovanissimi, ormai presente anche nella scuola primaria. La sua diffusione preoccupa le autorità scolastiche, tanto che circa due anni fa il ministro dell’istruzione ne ha fatto oggetto di una direttiva ministeriale per prevenirlo e contrastarlo in ambito scolastico.
Impressionanti i dati di una recente ricerca tra gli studenti delle superiori:
• il 33% degli studenti del campione è vittima del bullismo;
• il 45% ne è spettatore.
Sommando la percentuale delle prepotenze direttamente subite a quelle assistite o di cui si è a conoscenza il valore percentuale sale al 73% in riferimento ad insulti o scherzi, al 48% in riferimento a prepotenze fisiche (calci, pugni, spintoni) ed al 21% nei casi di “pressioni o minacce per avere soldi o favori”.
Il termine italiano “bullismo” è la traduzione letterale di “bullying”, parola inglese comunemente usata nella letteratura internazionale per caratterizzare il fenomeno delle prepotenze tra pari in contesto di gruppo. Il bullismo si configura come un fenomeno dinamico, multidimensionale e relazionale che riguarda non solo l’interazione del prevaricatore con la vittima, che assume atteggiamenti di rassegnazione, ma tutti gli appartenenti allo stesso gruppo con ruoli diversi.

Guida alle iscrizioni - alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA)


Guida alle iscrizioni - alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
 

È stata approvata recentemente una specifica legge (n. 170/2010) che regolamenta soprattutto in ambito scolastico, i disturbi specifici di apprendimento (DSA) di cui soffrono molti alunni. Secondo quanto prevede quella legge, sono considerati disturbi difficoltà specifiche di apprendimento la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali.
Il testo della legge considera i DSA come handicap soltanto in casi di particolare gravità, e prevede, conseguentemente, solo in quei casi che ai ragazzi che ne sono affetti si possano applicare le tutele (come, ad esempio, quella del docente di sostegno) previste dalla legge 104/1992 di cui abbiamo detto nel precedente paragrafo.